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I frutti dellĀ“autunno, i frutti della fiducia




di Gianni Catellani


In Autunno i processi vegetali, che conducono fino al frutto, sono giunti a compimento. Alcuni frutti hanno già anticipato da Giugno - Luglio, ma la maggior parte matura nella stagione in cui tutto ritorna verso la terra. Il calore estivo che tanto ha dato ai frutti è ormai un ricordo, le fredde brume si alternano ai tepori rossicci, il canto rotondo dell´usignolo e dell´allodola hanno lasciato il posto al canto sottile di scriccioli, luì e regoli. Mele, pere, uva di ogni taglia, colore, gusto, riempiono le mense; ma anche ortaggi, colti invece a metà processo, come carote, verze insalate ...tutto abbonda come uscito da una cornucopia!

Gioia fluisce ovunque, risultato d´incontro fra le forze ataviche della natura e la volontà umana tesa al futuro. La saggezza e l´ingegno dell´uomo, dopo essersi prodigate nelle coltivazioni, ora procedono creativamente nell´industria di trasformazione, nei commerci, nel consumo: succhi, oli, confetture, farine, pane, dolci, fiocchi, sughi, pasta, e ancora latte, burro, margarine, vini, zucchero, sale ... e l´elenco sarebbe interminabile!

Un tempo quasi tutto veniva fatto a casa, ora quasi tutto nei centri di trasformazione specializzati. Quanta responsabilità, coscienza e professionalità necessita ora agli uomini in quanto lavorano gli uni per gli altri! La fiducia fra loro cresce nella misura in cui mirano alla "qualità totale", curata in ogni passaggio dal produttore al consumatore: qualità dei terreni agrari, qualità organolettiche dei prodotti, qualità dell´ambiente, del lavoro, della remunerazione, della vita, dei consumi. E se la fiducia si fa strada, porta con sé le forze dell´amore, della disponibilità verso i bisogni degli altri e in definitiva il substrato del germe della libertà. Ogni alimento donato da questo nuovo "essere sociale" ha in sé forze vitali indispensabili alla natura umana.

La Natura in Autunno accoglie nella teca del terreno i semi caduti. Essi verrano coperti da coltri di foglie e di neve e nel tepore terrestre attendono la "vittoria sulla notte", che inizia a S. Lucia, quando si inverte il cammino della soglia del tramonto e termina all´Epifania, quando s´inverte anche quello dell´alba; il Natale al centro festeggia la nascita dell´anno vivente.

Da Natale a Primavera ogni seme sotto la terra si prepara, crea la sensitiva radichetta e si ricollega con le forze di vita della terra; processi di forma e sostanza ripartono. Ogni anno a Natale rinnoviamo la nostra gratitudine all´Essere della Terra che rinasce e ridiamo impulso alla nostra volontà, per rinascere anche noi a nuovo ed essere attivi per la giusta evoluzione dell´uomo e della Terra.

L´agricoltore cosciente studia e comprende, fa propri i processi, li coadiuva o li ricrea, potenzia o frena in 
vista dei risultati, attento alle esigenze dei consumatori. Anche i consumatori pensino e sentano gli agricoltori: dagli uni agli altri la fiducia e un sempre più vero sentimento di gratitudine.

Nella calma morente dell´Autunno, quando mangio un frutto, gusto sapore, colore, fragranza, penso al lavoro dell´agricoltore, al lavoro di tutti coloro che coi loro servizi l´hanno fatto giungere fino alla mia tavola. Una luce cresce in me, diventa sole interiore, estate dell´anima, speranza dell´inverno...con volontà mi prodigo verso il Natale.

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